Il 12 maggio 2025, presso l’Oratorio di San Filippo Neri a Bologna, si è svolta la presentazione finale delle “Attività formative e di orientamento per lo sviluppo socio-economico dell’ Appennino”, il progetto di studio professionalizzante per le classi di quarta e quinta liceo dell’Istituto di Istruzione Superiore “Arrigo Serpieri” di Bologna e dell’Istituto Professionale di Agraria ad esso collegato “Benito Ferrarini” di Sasso Marconi (BO), promosso dall’Accademia Nazionale di Agricoltura con il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e la collaborazione del Corpo Forestale dei Carabinieri Emilia-Romagna. Alla presentazione sono intervenuti, in rappresentanza delle istituzioni coinvolte, il Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura, Luigi Stefanini, Presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, il Ten. Col. Francesca Becchetti, Comando Regione Carabinieri Forestali Emilia-Romagna e il Dott. Giuseppe Di Girolamo, Referente dei progetti Istituto di Istruzione Superiore Arrigo Serpieri. Le conclusioni sono state affidate a un rappresentante del Ministero dellIstruzione e del Merito e al Presidente di UNARGA Roberto Zalambani che ha sottolineato l’ importanza della formazione professionale scegliendo tra i media quelli piu’ affidabili.
“L’abbandono dei boschi e dei pascoli, la mancanza della mano dell’uomo per la costante cura dell’ambiente ha, nel tempo, determinato un generalizzato e inesorabile degrado dei luoghi con conseguenti ripercussioni negative durante le emergenze climatiche, come di recente si è dimostrato in Emilia-Romagna e in Toscana. Da più parti si afferma – ha detto il Prof. Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura – la volontà di invertire questo degrado, ma in primis bisogna impegnarsi sulla formazione dei giovani, dotandoli della preparazione necessaria e della volontà di spendere la loro attività in questi territori. L’Accademia è da tempo impegnata su progetti che hanno come finalità la rivitalizzazione dell’Appennino e la riscoperta delle belle e importanti realtà che include e continuerà a farlo con impegno.”

Da sx il Ten. Col Francesca Becchetti, il Dott. Pierluigi Stefanini, il Prof. Giuseppe Di Girolamo, il Prof. Giorgio Cantelli Fort
“In linea con l’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 ‘Città e comunità sostenibili’, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha attivato il Programma ASPIRA – Ambiente, Sostenibilità, Partecipazione, Interconnessioni, Reti, Appennini, dedicato allo sviluppo sociale ed economico degli Appennini e delle Aree Interne – ha spiegato Pierluigi Stefanini, Presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Si tratta di una serie di azioni coordinate, co-progettate e co-gestite che vedono la Fondazione protagonista nel loro coordinamento, in un sistema di piena condivisione di intenti con tutti gli attori territoriali. In questo contesto, la Fondazione prevede anche la possibilità di sostenere progetti specifici poi realizzati da enti terzi, come nel caso del progetto presentato dall’Accademia Nazionale di Agricoltura”. Il progetto, per l’anno scolastico 2024-2025, ha attivato sette nuovi corsi di studio, svolti da ottobre a dicembre 2024, ai quali hanno partecipato ben 160 studenti, per un totale di 170 ore di lezione, sia in laboratorio che sul campo. Le attività formative sono state concordate con i dirigenti scolastici, i docenti e i tutor di riferimento grazie alla preziosa disponibilità di accademici dell’Accademia Nazionale di Agricoltura, docenti e ricercatori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, ufficiali dei Carabinieri Forestali Emilia-Romagna, nonché esperti di associazioni culturali del territorio. Figure, che insieme a quelle di docente orientatore, sono state riconosciute ufficialmente nelle linee guida per l’orientamento da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Agli studenti di ogni corso è stata consegnata una documentazione didattica composta da riviste, dispense, schede e immagini relative al corso da frequentare e, al termine di ogni corso, gli stessi hanno redatto un reportage attestante le nozioni acquisite durante le lezioni frontali e le attività svolte in campo o in laboratorio. Infine, è stata espletata una verifica sul conseguimento dell’obiettivo didattico e sul grado di soddisfazione, riproponendo lo stesso questionario fatto compilare all’inizio del corso.
Il focus: scegliere di lavorare in montagna per salvare il territorio e le comunità locali
Le “Attività formative e di orientamento per lo sviluppo socio-economico dell’Appennino” hanno avuto come proposito quello di accompagnare gli studenti che si stanno avviando alla conclusione del percorso scolastico, al fine di aiutarli a operare una scelta professionale consapevole, nell’ottica di un futuro lavorativo che possa riflettersi positivamente sullo sviluppo delle comunità locali e dell’Appennino bolognese.