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CORSO GIORNALISTI A BOLOGNA: GRANCHIO BLU, MEDUSE, SPECIE ALIENE E MONITORAGGIO DELLA VITA MARINA. ADESIONE DI UNARGA

Dalla primavera del 2023, nelle lagune e foci tra Comacchio e il Delta del Po, con epicentro nelle Sacche di Goro e Scardovari, si è verificata un’ invasione massiva e inattesa in tempi così rapidi del granchio blu adriatico (Callinectes sapidus).L’esplosione demografica di questa specie – afferma Marco Foschini Clust Er Agroalimentare Emilia Romagna – ha avuto conseguenze gravissime sull’intero comparto di acquacoltura e pesca e sull’ intero ecosistema lagunare-costiero. Ora la specie è presente in tutte le lagune, foci fluviali e tratti costieri non solo dell’ Emilia-Romagna ma anche del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Le condizioni favorevoli di mancanza di predatori ne hanno favorito lo sviluppo esponenziale con grave danno per produzioni acquacolturali e ittiche. I programmi di contenimento si pensa debbano anche considerare le possibilità di reddito derivanti dall’ utilizzo del granchio attraverso le filiere commerciali”.

Se ne parlerà a Bologna, nella sede di Arpae, giovedì 10 ottobre 2024, dalle ore 9:00 alle 13:00, nell’ambito di un corso di formazione proposto dalla Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna di cui è revisore Roberto Zalambani, che chiuderà i lavori come Presidente di UNARGA.

L’evento formativo, per il quale ci sono ancora alcuni posti a disposizione, presso la sala Tugnoli in via Francesco Rocchi 19 a Bologna, allargherà l’orizzonte informativo a tutto l’ambito della biodiversità marina, al monitoraggio delle specie aliene e del loro impatto sulla biodiversità nel mare. Verrà presentato il lavoro tecnico-scientifico che viene svolto dall’Agenzia ambientale e da altri enti competente e verranno forniti strumenti e conoscenze per l’interpretazione corretta dei molti dati disponibili con l’obiettivo di poter acquisire una maggiore consapevolezza sia del loro valore come fonte qualificata per una corretta formazione scientifica sia delle nuove possibilità offerte dalle indagini di alta specializzazione. Corsi come questo possono essere utili a noi giornalisti per migliorare la trattazione di temi complessi e raccontarli con competenza e accuratezza. Coordinerà l’incontro Stefano Folli, giornalista ARGA, responsabile dello staff comunicazione e informazione di Arpae e Direttore della prestigiosa rivista Ecoscienza; porterà un saluto Giuseppe Bortone, direttore generale di Arpae. Il primo relatore sarà: Lorenzo Ciccarese di Ispra e esperto del Governo nei processi negoziali Onu su cambiamenti climatici e conservazione della biodiversità con una relazione sul tema: “Perché parlare di biodiversità e di specie esotiche invasive, dalle Convenzioni internazionali al monitoraggio locale”. Agnese Marchini, associata di Ecologia presso il Dipartimento di Scienze della terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia si soffermerà su “Specie aliene in un Mediterraneo sempre più caldo” mentre Cristina Mazziotti e Giuseppe Prioli parleranno di granchio blu come risorsa e come problema sulle attività di pesca e di acquacoltura dai rispettivi osservatori della struttura Oceanografica Daphne di Arpae e della società cooperativa “Mare” di cui è direttore.

COME L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE STA CAMBIANDO L’AGRICOLTURA. CONVEGNO A RAVENNA

Stiamo entrando in una nuova era, dove la fusione di tecnologia e tradizione promette di rivoluzionare il modo in cui coltiviamo la terra, gestiamo le risorse e nutriamo il mondo.

Oggi grazie all’intelligenza artificiale le macchine possono imparare dai dati, prendere decisioni autonome e migliorare continuamente le loro prestazioni. Questa straordinaria capacità apre opportunità senza precedenti per l’innovazione e l’efficienza in molteplici settori, e l’agricoltura è uno dei campi più promettenti.

Sicuramente nel contesto agricolo l’IA ha il potenziale di trasformare ogni aspetto dei processi di lavorazione. Dalle tecniche di agricoltura di precisione che ottimizzano i raccolti e riducono gli sprechi, alle analisi predittive che aiutano gli agricoltori ad anticipare e mitigare i rischi, le applicazioni dell’IA sono vaste e variegate.

Sfruttando il potere dell’IA è possibile migliorare la produttività e la sostenibilità delle nostre pratiche agricole, garantendo un approvvigionamento alimentare più resiliente e sicuro per le generazioni future.

Per esplorare le implicazioni dell’IA nel settore agricolo il Rotary Club di Ravenna e l’Itas “Luigi Perdisa” di Ravenna e hanno organizzato per il 29 ottobre l’undicesimo convegno che quest’anno ha il titolo “Come l’intelligenza artificiale sta cambiando l’agricoltura”. Nel corso dell’incontro verranno ascoltati esperti del settore che condivideranno le loro intuizioni ed esperienze su questo argomento.

I ragazzi delle classi Quarte parteciperanno all’evento e presenteranno poi lavori sull’argomento, i migliori dei quali verranno premiati alla fine dell’anno scolastico.

CERIMONIA CONCLUSIVA DEI 150 ANNI DELL’ISTITUTO AGRARIO SAN MICHELE, OGGI FEM, MOLTISSIMI GLI EVENTI

di Silvia Ceschini, Responsabile comunicazione Fem e giornalista Argav

Si è svolta il 28 settembre 2024 alla Fondazione Edmund Mach, in un’aula magna gremita, la cerimonia che conclude il percorso di iniziative ed eventi avviati lo scorso anno per celebrare i 150 anni di fondazione dell’Istituto Agrario di San Michele. L’evento si è aperto con la santa messa nella chiesa di San Michele Arcangelo con il parroco don Mieczyslaw Lubomirski, don Daniele Armani, assistente spirituale del convitto e don Renato Scoz, per poi proseguire in aula magna, alla presenza delle autorità politiche e dei rappresentanti della società civile, con gli interventi del prof. Attilio Scienza, presidente del Comitato organizzatore delle celebrazioni, dei rappresentanti degli istituti per la ricerca e la didattica in agricoltura fondati a fine Ottocento: Rotholz, Parenzo e Klosterneuburg e del presidente FEM, Mirco Maria Franco Cattani. L’evento si è spostato poi alla nuova distilleria didattica, che è stata inaugurata assieme alla botte celebrativa dei 150 anni.
A moderare l’evento, patrocinato dalla Provincia autonoma di Trento, Euregio e Commissione Europea, è stato Giampaolo Pedrotti, responsabile Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento, che ha letto il messaggio di saluto del Ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, e del commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Janusz Wojciechowski. Perché la Dieta di Innsbruck dopo molte discussioni decide, il 12 gennaio 1874, di fondare a S. Michele l’Istituto agrario? Domanda alla quale ha risposto il prof. Attilio Scienza, presidente delComitato delle celebrazioni del 150° FEM che ha presentato la pubblicazione “Dalla rivoluzione scientifica a Edmund Mach: il progresso vitienologico”, seconda pubblicazione prodotta nell’ambito delle celebrazioni, edita da FEM. L ’evento ha visto intervenire il sindaco di San Michele all’Adige, Clelia Sandri, che ha sottolineato l’importante ruolo dell’ente nei rapporti con il territorio. L’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli ha evidenziato l’importanza della sinergia tra tutti gli attori del comparto per affrontare e vincere le sfide future. “Abbiamo degli obiettivi strategici per il comparto agricolo, uno di questi è rafforzare le sinergie con tutti gli attori del sistema -ha spiegato-, penso ai centri di ricerca trentini ma anche al Centro Sperimentale Laimburg. Dobbiamo avere una visione, darci una strategia, lavorando insieme senza paura di collaborare e mettendo a fattor comune le esigenze e valorizzando le competenze di ognuno per il bene dell’agricoltura” ha detto l’assessore, che ha poi ricordato alcuni dei grandi temi su cui lavorare, dal ricambio generazionale, all’abbandono delle terre alte, dalla sostenibilità economica alla gestione del rischio e all’abbattimento dei costi di produzione.

Il Presidente FEM Mirco Maria Franco Cattani

E’ intervenuto Massimo Di Donato, vice prefetto vicario di Trento, che ha portato i saluti del prefetto Petronzi, evidenziando il ruolo di FEM come faro di innovazione e ricerca nel settore agrario, un punto di riferimento fondamentale per il territorio trentino e per l’agricoltura in generale. “Si festeggia la storia -ha spiegato l’onorevole europeo Herbert Dorfmannma anche la lungimiranza di chi ha fondato questo istituto, come quello di Rotholz, per il miglioramento dell’agricoltura nel Tirolo e per la formazione. L’agricoltura ha oggi tre grandi sfide da affrontare, e ognuna di queste ha a che fare con la Fondazione. Primo, l’agricoltura europea ha un compito importante per nutrire il mondo, anche nelle zone periferiche e più problematiche, come quelle montane; l’italia dal dopoguerra ha perso la metà della sua superficie agricola, e se nella nostra regione questa perdita è stata molto più ridotta è anche merito di FEM. Secondo, la sostenibilità, economica e non solo. Il cambiamento climatico è una sfida importantissima, forse la più grande, ed è una questione scientifica, non ideologica. La ricerca può dare un grande contributo. Terzo, specie in aree geograficamente non facili, è la sfida del mantenimento dei giovani nell’agricoltura, con molti altri settori che competono nelle scelte lavorative delle giovani leve. Su tutte e tre queste sfide FEM ha dato tanto e darà ancora tanto”.
Il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Claudio Soini, ha definito FEM un’eccellenza nel campo della formazione e un grande motore di economia e fattore di cura del territorio per la nostra terra. “E’ un unicum di cui andare fieri, un’eccellenza per l’offerta didattica, nella ricerca scientifica all’avanguardia, applicata poi all’agricoltura. La FEM si sviluppa in un contesto internazionale complesso e multilaterale. Svolge un ruolo di ponte verso nord e l’Europa e sostiene le relazioni internazionali del Trentino e del territorio Euregio”. A nome del Consiglio provinciale, Soini ha rivolto un caro augurio ai vertici e a tutti i dipendenti della Fondazione per questo compleanno speciale. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, già studente dell’istituto, ha ricordato la storia della scuola, fortemente legata a quella del Trentino ma aperta al mondo sin dalla fondazione. “Una storia con le radici ben salde in Trentino, ma che da sempre ha saputo essere internazionale, grazie all’intuizione di affiancare alla scuola una azienda agricola e la stazione sperimentale, e quindi la ricerca. Tre anime che nel tempo si sono consolidate, caratterizzando l’offerta di questo luogo, diventato tra i più autorevoli in campo agrario e capace di legarsi e radicarsi al mondo contadino locale, di parlare agli agricoltori, interpretandone le esigenze e fornendo risposte.”
L’Istituto di San Michele è stato fondato sul modello dell’Istituto di Klosterneuburg (realizzato nel 1860), e affiancato dalle scuole di Rotholz e Parenzo. Insieme rappresentavano i tre grandi centri per la didattica e la ricerca in agricoltura dell’impero austro-ungarico.

Per le scuole “sorelle” sono intervenuti la prof.ssa Maria Luise Schnegg, responsabile Provinciale Qualità delle scuole Agrarie in Tirolo, Reinhard Eder, direttore dell’Istituto di Klosterneuburg, Igor Lukić, vicedirettore per la scienza, Istituto di Agricoltura e Turismo Parenzo. Ha concluso la parte di interventi in aula magna il Presidente FEM Mirco Maria Franco Cattani, che ha evidenziato come FEM rappresenti con la sua esperienza quella tradizione che incarna la personalità delle genti che abitano questo territorio: la laboriosità, la capacità di sacrificio, la perseveranza e l’umiltà.

A VIAREGGIO (LU) IL 6 SETTEMBRE 2024 CORSO PER GIORNALISTI SULLA TUTELA DEI DIRITTI DEL LAVORO IN AGRICOLTURA

di Franco Polidori, presidente ARGA Toscana

Dalla lotta al caporalato all’importanza di un sistema previdenziale corretto per una filiera del cibo di qualità. Sono tanti i temi che saranno toccati durante l’evento formativo dedicato ai giornalisti dal titolo “Tutela dei diritti del lavoro in agricoltura: aspetti legislativi ed adempimenti normativi. I punti cardine della deontologia professionale” che si terrà venerdì 6 settembre (ore 9:00-13:00) nella sala multimediale del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord a Viareggio (Via della Migliarina, 64).

Il corso, ispirato da Fondazione Enpaia, è organizzato con l’adesione di ARGA Toscana, Assostampa Toscana, Consiglio Regionale e Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana. Si tratta di un corso gratuito, al quale ilComitato Tecnico Scientifico (CTS), ha attribuito un valore deontologico di 6 crediti formativi. È possibile iscriversi sulla piattaforma: www.formazionegiornalisti.it (cliccare il link) https://www.formazionegiornalisti.it/login?redirect=%2Fdashboard

In apertura interverranno: Gianpaolo Marchini presidente ODG Toscana, Raffaele Capparelli componente della Fondazione ODG Toscana, Sandro Bennucci presidente Assostampa Toscana e Franco Polidori presidente ARGA Toscana. A seguire, gli interventi dei relatori: Giorgio Piazza presidente Fondazione Enpaia su “Il ruolo di Enpaia come asset strategico nel panorama dell’economia agricola italiana”, Anna Benedetto giornalista e segretaria del Consiglio di Disciplina della Toscana su “I punti cardine della deontologia professionale”, Ismaele Ridolfi presidente del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, Massimo Fiorio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con “Politiche sociali e welfare un equilibrio possibile per competere in Europa e nel mondo – Il sistema Italia”.

Si proseguirà con il contributo di un rappresentante territoriale del Gruppo Carabinieri per la Tutela del Lavoro che parlerà di “Lotta al caporalato ed azioni di contrasto dell’Arma a tutela del lavoro in agricoltura. L’Impegno del Comando Carabinieri Tutela Lavoro contro l’illegalità e per l’applicazione delle leggi dello Stato italiano”.

E ancora Francesco Gagliardi responsabile area comunicazione e marketing Fondazione Enpaia e direttore responsabile di Previdenza Agricola con “I servizi di Fondazione Enpaia, un “unicum” nel panorama italiano ed internazionale – un’offerta all’avanguardia per un’agricoltura competitiva e sostenibile”. Infine Giuseppe Peleggi della direzione Studi, ricerche e rilevazioni statistiche di Enpaia su “Le connessioni in agricoltura; come cambia il lavoro nei campi. L’intelligenza artificiale al servizio del settore primario”.

ROMA, INVITO ALLA CERIMONIA DI CONSEGNA DEI PREMI DI GIORNALISMO DI EIT FOOD. LA PARTECIPAZIONE DI UNARGA

Il Premio di Giornalismo in Italia 2024 è organizzato ogni anno da EIT Food, il premio cerca di incoraggiare le opere giornalistiche che contribuiscono alla diffusione e alla divulgazione nella società dei valori associati a un’alimentazione più sana e al miglioramento della sostenibilità agroalimentare.  

L’evento di Premiazione si inserisce all’interno dell’evento ufficiale Next Bite organizzato da EIT Food. Next Bite: Building the Future of Food Together è il principale evento annuale di EIT Food, e riunisce innovatori e stakeholder del settore agroalimentare europeo. L’evento promuove la costruzione di sistemi alimentari sostenibili, favorendo la collaborazione tra leader di settore, startup e responsabili politici a livello europeo.

Il Premio è patrocinato da UNARGA Fnsi. Interverranno, tra gli altri, alla premiazione, il Presidente Roberto Zalambani, il Delegato nazionale Fnsi Maurizio Di Schino, il Presidente e la vice Presidente di ARGA Lazio Roberto Ambrogi e Tiziana Briguglio.

  • ore 10:00 – 10:45 Benvenuto e Next Bite Press Conference con Richard Zaltzman, Chief Executive of EIT Food;
  • a seguire tavola rotonda: Il ruolo dei giornalisti come promotori della consapevolezza in materia di agroalimentare, consumi ed ecologia;
  • a seguire cerimonia di premiazione dei primi tre classificati (rispettivamente 1.500 euro, 1.000 euro e 500 euro).

Lunedì 14 ottobre dalle 10.00 alle 12:00 presso la Sala Piacentini dell’Hilton Eur La Lama, a Roma. Unisciti a noi nel riconoscere l’impatto delle vostre storie sulla salute del pianeta e della nostra società. Il cibo è più di un nutrimento, è una parte fondamentale della nostra cultura e del nostro futuro. L’agenda aggiornata dell’evento è pubblicata qui.

Riserva qui il tuo posto

INSEGNARE L’ECOLOGIA, PROGETTARE BIOARCHIETTURA

I ragazzi fanno lezione all’aperto. Scuola Don Milani a Faenza. Progetto di Lucien Kroll/Ugo Sasso / Bioarchitettura

di Wittfrida Mitterer, giornalista ARGAV – UNARGA e direttore del Master di 2° livello in Bioarchitet­tura CasaClima Progettazione e Certificazione Energetico-Ambientale organizzato dall’Università LUMSA di Roma

Fare cultura significa trasformare le idee in azioni. Era questa la motivazione che nel lontano 1992 ci ha spinti a fondare il movimento della Bioarchitettura, un atteggia­mento progettuale che coniugava i valori del nuovo umanesimo e le più moderne tecnologie attente all’ambiente, agli antichi saperi, alla nuova visione sistemica di spazio e tempo.

Certo da allora in poi, nei settori dell’ambiente, del biologico, del sostenibile, la con­fusione è diventata tanta. Tutti hanno cominciato a parlare di ambiente, di salute, di risparmio, ma poi tutto ha continuato ad andare più o meno come prima all’interno di un sistema consumistico e sprecone. Per chi come noi, poi, si impegna a voler comunicare Bioarchitettura, l’obiettivo può risultare ancora più difficile. Fare Bioar­chitettura si traduce in un atteggiamento, in una filosofia quotidiana non immedia­tamente convertibile in numeri, quantità e tecnologie. È uno stile di vita, di lavoro, di pensiero. Ugo Sasso sottolineava spesso che Bioarchitettura non è solo inquinamen­to indoor, risparmio energetico, utilizzo del solare o di tecnologie costruttive dolci. La Bioarchitettura spera di avere un respiro più profondo, una prospettiva più ampia, che guarda all’uomo senza perdere di vista la natura, che sta attenta ai materiali ma anche alla complessità dell’abitare.

Proprio per questo quando se ne parla si rischia di essere fraintesi, si rischia che le soluzioni via via proposte vengano guardate e assunte come immagine stilistica, assemblaggio di sistemi riproponibili ovunque e non come sforzo progettuale per risolvere problemi contingenti relativi a quello specifico luogo e a quelle determinate persone. Comunicare Bioarchitettura diventa allora un’impresa idealistica, utopica ma allo stesso tempo concreta, positiva e indispensabile, in altre parole: comunicare per fare Bioarchitettura e fare Bioarchitettura per vivere meglio. Nel mondo e nel modo in cui viviamo, guardando a quello che abbiamo prodotto e continuiamo a produrre, non si può non provarci! Noi ci proviamo, partendo dalla comunicazione e dalla formazione, convinti che diffondere i principi della Bioarchitettura ci aiuterà a costruire meglio e di conseguenza a vivere meglio. Ogni qualvolta, infatti, ci avvi­ciniamo ad un nuovo progetto, piccolo o grande che sia, di nuova edificazione o di recupero del preesistente, a piccola o a grande scala, stiamo apportando cambiamenti che incideranno sulla vita delle persone, sulle relazioni tra le parti di una città e, ovviamente, anche sull’ambiente circostante. Proprio attraverso la formazione e la comunicazione continue, dunque, cerchiamo di superare un sistema culturale che rimane ancorato al dogma di forma e funzione, così come si insegna nelle nostre facoltà di architettura. Il Master presso la Lumsa nasce con questi intenti e propone un percorso formativo diverso, al centro del quale sta l’uomo rapportato allo spazio e al tempo. Il percorso formativo professionalizzante si rivolge ad architetti e ingegneri, ai quali conferisce un’alta preparazione nel campo della progettazione ecologi­ca con focus sul risparmio energetico applicato a scala sia architettonica sia urbana. Certo attraverso il conseguimento dei titoli di Master e, di seguito, di Certificatore e di Consulente energetico è possibile ampliare le proprie opportunità di lavoro, adeguarsi alle esigenze del mercato, sempre più at­tento e informato sulle questioni ambientali di ecosostenibilità e biocompa­tibilità, ma soprattutto si impara un nuovo e più consapevole approccio alla progettazione.

Il Master “CasaClima-Bioarchitettura” dell’Università LUMSA ha formato or­mai diverse centinaia di professionisti, capaci di ideare e coordinare in eco­logia i diversi aspetti della progettazione a basso consumo energetico, sia a livello urbanistico sia edilizio, con particolare attenzione al contenimento dei consumi, sino all’ottenimento della certificazione energetica secondo i rigidi standard dell’agenzia CasaClima. Si formano così professionisti con grande preparazione tecnica, con grande competenza costruttiva, ma soprattutto con una nuova visione sistemica di spazio e tempo.

RONCHI DEI LEGIONARI (UD) CORSO GIORNALISTI SUI CONSORZI DI BONIFICA

Saranno al centro di un corso di aggiornamento professionale per giornalisti il ruolo e la funzione dei Consorzi di bonifica in relazione allo sviluppo dell’agricoltura nel Friuli-Venezia Giulia e nella Pianura padana, in programma domani a Ronchi de Legionari (Go) alle ore 18:00 nella sede del Consorzio di bonifica della Venezia Giulia. Il corso, che ha per titolo ‘Il trasporto dell’acqua e la gestione del territorio’, è organizzato da ARGA FVG, l’Associazione regionale della stampa agricola, agroalimentare, ambiente e territorio del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Associazione culturale La Riviera friulana Aps e la sezione di Udine di Italia nostra con il supporto del Consorzio della Venezia Giulia. Partendo dalla costatazione che al di là del mondo rurale le tematiche irrigue e la funzione degli enti che consentono tali attività indispensabili per la lavorazione dei campi e non solo, è poco conosciuta, l’evento formativo verterà sulla considerazione che la storia dell’agricoltura del Friuli Venezia Giulia è cresciuta di pari passo con lo sviluppo della rete irrigua e il consolidamento del ruolo dei Consorzi. Coordinati da Carlo Morandini, presidente di ARGA FVG, interverranno Rosanna Clocchiatti, presidente del Consorzio di bonifica Pianura friulana, sull’evoluzione, le criticità e le certezze per l’agricoltura della pianura friulana legate all’attività irrigua, fondamentale specialmente in un periodo di incertezze metereologiche come l’attuale; Adriana Ronco Villotta, giornalista e docente di storia dell’arte, su storia e curiosità delle attività irrigue dell’uomo; Gabriele Cragnolini, agronomo forestale e presidente della sezione friulana di Italia nostra, sulla funzione dei Consorzi per la salvaguardia e la valorizzazione dei biotopi, ricchezza del territorio; Valter Colussi, presidente del Consorzio di bonifica Cellina Meduna, sull’esperienza nelle vallate, nella pedemontana e nella pianura pordenonese. Le conclusioni da parte del presidente del Consorzio di bonifica Venezia Giulia, Enzo Lorenzon, che parlerà sulle soluzioni all’epoca anche innovative che hanno permesso la tenuta e lo sviluppo delle attività rurali, anche di pregio, come la viticoltura nel Collio.

IL TARTUFO BIANCO DELLA LUNIGIANA È REALTÀ, NUOVA AREA GEOGRAFICA TOSCANA

di Franco Polidori, presidente ARGA Toscana

Nasce la nuova zona geografica di provenienza del tartufo bianco della Lunigiana nei territori dei comuni di Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca in Lunigiana, Zeri.

La proposta di delibera ha ricevuto il parere positivo della commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Gianni Anselmi. La nuova area viene istituita ai sensi dell’art. 15 della L.R. 50/1995 sulle “Norme per la raccolta, coltivazione e commercio di tartufi freschi e conservati destinati al consumo e per la tutela e valorizzazione degli ecosistemi tartufigeni” che prevede che la Giunta regionale possa proporre al Consiglio l’istituzione di nuove zone geografiche di provenienza del prodotto con la relativa delimitazione con l’obiettivo di qualificare la produzione regionale tartuficola e far conoscere al consumatore la provenienza del prodotto. La nuova area va ad aggiungersi alle aree geografiche di raccolta del tartufo toscano bianco del Casentino; delle Colline Sanminiatesi; delle Crete Senesi; del Mugello; della Val Tiberina; del lucchese.

Nei prossimi mesi ARGA Toscana organizzerà proposte di conoscenza del ricchissimo paniere dei prodotti tipici toscani che si arricchisce di sempre nuove scoperte.

 

OLTRE LE GUERRE PER RICONNETTERE LE PERSONE ALL’ACQUA. CONCLUSIONI DELLA 5a CONFERENZA INTERNAZIONALE DEI MUSEI DELL’ACQUA

In quanto risorsa condivisa dall’umanità intera, l’acqua riveste un ruolo fondamentale per promuovere la pace. In un periodo di  conflitti, inondazioni e siccità aggravati dai cambiamenti climatici, i musei dell’acqua di tutto il mondo riconnettono le persone all’acqua per arricchire le nostre vite.

Sono queste le conclusioni di esperti di tutto il mondo che si sono riuniti in Portogallo per sottolineare come oggi l’acqua rivesta un ruolo chiave: trascendendo i confini nazionali, essa costituisce un ponte di dialogo fra diverse culture. La quinta Conferenza Internazionale della Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua (WAMU-NET / UNESCO-IHP) si è chiusa sabato scorso a Porto, Portogallo, sottolineando come la cooperazione nel settore idrico riduca i conflitti e rappresenti dunque una vera forza di pace. La conferenza è stata organizzata dal 9 all’11 ottobre da “Aguas do Porto” per affrontare il tema di come garantire prosperità attraverso l’educazione agli usi sostenibili dell’acqua. È possibile realizzare nuovi equilibri tra natura e sviluppo riducendo i conflitti nel mondo? La sfida che la società si trova ad affrontare implica che la nostra idea di sviluppo, spesso basata sul paradigma di un uso illimitato delle risorse, vada  bilanciata con nuovi modelli più incentrati sul valore dell’acqua e della natura. Sviluppo e protezione degli ecosistemi acquatici devono andare di pari passo per promuovere una cooperazione lungimirante nel campo dell’acqua e migliorare il benessere di tutti. La cooperazione è infatti alla base del successo nell’attuazione degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile. Non solo il ruolo di mediazione della gestione dell’acqua nei conflitti, ma anche la necessità di migliorare la mappatura del nostro prezioso patrimonio idraulico sono stati al centro dei temi discussi a Porto. Attualmente molte risorse idriche e i relativi patrimoni (visibili e non) sono degradati o sfruttati eccessivamente. Poiché non poniamo più l’acqua al centro della nostra vita, oggi più che mai è necessario comprendere meglio tutti i patrimoni legati all’acqua, sie naturali che culturali, migliorando le nostre percezioni per tutte le implicazioni ecologiche che ne conseguono. Durante la conferenza è stato lanciato un nuovo strumento educativo basato su tecnologie digitali interattive, “AQUAPLAY”: uno strumento che consente ai bambini di tutto il mondo di imparare le sfide dell’acqua giocando e colorando vari disegni online. È stata inoltre discussa la creazione di una nuova piattaforma dedicata all’educazione alla sostenibilità idrica, intitolata “Water Cloud: Resources for Inclusive Sustainable Futures”. E come azione concreta di cooperazione nel settore idrico, è stato presentata l’attività realizzata da WAMU-NET per ricostruire il mulino idraulico tradizionale di Azzadan (Alto Atlante, Marocco) distrutto dal terremoto. La prossima conferenza della rete mondiale dei musei dell’acqua sarà ospitata in Brasile, dal Memoriale Internazionale dell’Acqua (MINA), che è in corso di costruzione a Brasilia. Oltre 100 musei dell’acqua affiliati a WAMU-NET in più di 40 Paesi contribuiscono quotidianamente a una migliore gestione dell’acqua in tutto il mondo.

Attraverso i suoi membri, WAMU-NET si rivolge a persone di tutte le età per sottolineare l’importanza di proteggere e ripristinare le risorse idriche come fiumi, laghi e zone umide. I musei membri della rete sono attivi attraverso esposizioni, attività educative e di formazione, mostre ed eventi in occasione di convegni, fiere ed eventi delle Nazioni Unite in tutto il mondo.

PROMEMORIA AMICHEVOLE PER VIAGGIO STAMPA A BASSO BUDGET E ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE

PROGRAMME

For AGM and Low Budget Press trip to Umbria, Italy, October 6-9, 2024 Dear colleagues Unarga, the Italian Guild of Agricultural Journalists and ENAJ kindly invite you to our Annual General Meeting (AGM) and Low Budget Press trip to beautiful Umbria in Italy. We will present you a rich programme full of agricultural, cultural and culinary highlights. Please join us on this trip to a beautiful and not very well known area of the italian peninsula!

The Programme is the following:

Sunday, October 6th

15:00. Meeting at the railway station of Orvieto Scalo.

15:30 Visit to the ancient city of Orvieto, with a professional guide English speaking.

17:30 Travel by private bus to Baschi village and accommodation in rural hotels or in B&B.

19:30 Welcome Dinner with guests.

Monday, October 7th

09:00 Travel by bus to „Azienda Agricola Agriturismo Cerqueti”, producing the famous italian Chianina beef https://www.cerqueti.it/.

11:00 Harvest of olives for extra virgin olive oil, visit to an olive oil mill. Freshly pressed extra virigin oil tasting follwed by quick lunch.

15:30 Visit to Cantina Barberani winery, producing a special wine called “The noble mildew” https://barberani.com/de/.

17:00 Back to the hotel/B&B.

18:00 General assembly (AGM) and election of the new ENAJ board (An online connection will be provided for the delegates of the Guilds not physically present).

20:30 Dinner with typical local food.

Tuesday, October 8th

08:30 Leaving by bus to Fabro village, to meet farmers producing saffron. Harvest of saffron and its processing.

11:30 Back to Baschi.

12:30 Visit to an organic farm and show cooking with the “Farmer Chef” Lorenzo Polegri https://en.casalepolegri.com/.

15:00 Travel to an animal farm, breeding pigs in the wild.

17:30 Travel to Cantina Salviano winery and tasting https://www.salviano.it/.

19:30 Dinner with typical local food.

Wednesday, October 9th

Breakfast and check out

09:15 Travel by bus to a wheat farm or a goat dairy

12:00 Back to Orvieto Scalo and end of the Tour

Fees:

Delegates of the national guilds receive a discount of 20 percent. 300 € in a single room (240 € for delegates) – 250 € in a shared room (200 € for delegates) The price includes: 3 nights accommodation – 3 dinners – 2 lunches – Private bus during the tour – Professional English interpreter.  Travel to and from Orvieto is not included and has to be organized by the participants. If you need support with the right connections or if you have questions concerning the programme, don’t hesitate to contact the organizers. Delegate issues should be discussed with your national guild. Please send your registration form until September 15 2024 to the following email addresses: adrian.krebs@fibl.org (+41 79 500 88 52) and lisa.bellocchi@gmail.com (+39 3358406096) (Assemblea Generale Annuale) dell’ENAJ in Umbria, Italia dal 6 al 9 ottobre 2024.

Cari colleghi,

Questo è un promemoria amichevole per il nostro evento nella splendida Umbria tra circa un mese. Abbiamo già ricevuto parecchie iscrizioni per il viaggio, ma abbiamo ancora qualche posto libero. Saremo molto felici di darvi il benvenuto a Orvieto!

Si prega di diffonderlo il prima possibile ai vostri membri. In allegato troverete il Programma e il Modulo di Iscrizione. Quando ti registri come delegato per la tua corporazione nazionale, ottieni una riduzione verrà applicata una quota di partecipazione, contatta la tua gilda, se vuoi essere un delegato. La condizione è che tu prenda parte a l’assemblea generale annuale del 7 ottobre alle 18:00. Si prega di inviare le registrazioni a Lisa Bellocchi (lisa.bellocchi@gmail.com) e Adrian Krebs (adrian.krebs@fibl.org). E non esitate a chiedere se avete domande, saremo molto felici di prova a rispondere.

Per l’AGM e il viaggio della stampa a basso budget in Umbria, Italia, 6-9 ottobre 2024 UNARGA, la Gilda Italiana dei Giornalisti Agrari e ENAJ ti invitano gentilmente al nostro Annual Assemblea generale (AGM) e viaggio stampa a basso budget nella bellissima Umbria in Italia. Presenteremo un ricco programma pieno di punti salienti agricoli, culturali e culinari. Per favore, unisciti a noi in questo viaggio in una zona bellissima e non molto conosciuta della penisola italiana!

PROGRAMMA

Domenica 6 ottobre

15:00. Incontro alla stazione ferroviaria di Orvieto Scalo.

15:30 Visita all’antica città di Orvieto, con una guida professionale che parla inglese.

17:30 Viaggio in autobus privato fino al villaggio di Baschi e alloggio in hotel rurali o in B&B.

19:30 Cena di benvenuto con gli ospiti.

Lunedì 7 ottobre

09:00 Viaggio in autobus per „Azienda Agricola Agriturismo Cerqueti”, producendo il famoso italiano Manzo Chianina https://www.cerqueti.it/.

11:00 Raccolta delle olive per l’olio extra vergine di oliva, visita a un mulino di olio d’oliva. Vergine extra appena pressata, Degustazione di olio seguita da un pranzo veloce.

15:30 Visita alla cantina Cantina Barberani, che produce un vino speciale chiamato “The noble muffe” Https://barberani.com/de/

17:00 Ritorno all’hotel/B&B.

18:00 Assemblea generale (AGM) ed elezione del nuovo consiglio ENAJ (una connessione online sarà previsto per i delegati delle Gilde non fisicamente presenti).

20:30 Cena con cibo tipico locale.

Martedì 8 ottobre

08:30 Partendo in autobus per il villaggio di Fabro, per incontrare gli agricoltori che producono zafferano. Raccolta dello zafferano e del suo elaborazione.

11:30 Ritorno a Baschi.

12:30 Visita a una fattoria biologica e mostra la cucina con il “Farmer Chef” Lorenzo Polegri Https://en.casalepolegri.com/

15:00 Viaggio in un allevamento di animali, allevando maiali in natura.

17:30 Viaggio alla cantina Cantina Salviano e degustazione https://www.salviano.it/.

19:30 Cena con cibo tipico locale.

Mercoledì 9 ottobre

Colazione e check-out

09:15 Viaggio in autobus in una fattoria di grano o in un caseificio di capre

12:00 Ritorno a Orvieto Scalo e fine del Tour

I delegati delle corporazioni nazionali ricevono uno sconto del 20 per cento.

300 € in una camera singola (240 € per i delegati) – 250 € in una stanza condivisa (200 € per i delegati)

Il prezzo include: 3 notti di alloggio – 3 cene – 2 pranzi – autobus privato durante il tour – interprete inglese professionale. Il viaggio da e per Orvieto non è incluso e deve essere organizzato dai partecipanti. Se hai bisogno di supporto con le giuste connessioni o se hai domande sul programma, non esitate a contattare gli organizzatori. Le questioni delegate dovrebbero essere discusse con la tua gilda nazionale.

Si prega di inviare il modulo di registrazione fino al 15 settembre 2024 ai seguenti indirizzi e-mail: Adrian.krebs@fibl.org (+41 79 500 88 52) e lisa.bellocchi@gmail.com (+39 335 840 6096). Non vediamo l’ora di darti il benvenuto in Umbria! A presto e tanti saluti!